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Larve di zanzara & Co.

Oggigiorno nei negozi specializzati esiste una grande varietà di alimenti per i pesci delle più svariate forme e dimensioni, studiati ed ottimizzati per tutti i tipi di pesci. Un esempio e il mangime in fiocchi, granuli, microgranuli, compresse, stick, chip ecc.

La continua ricerca di cibi salubri, ha allo stesso tempo stimolato le aziende produttrici ad offrire un prodotto sempre più simile a quello che mangiano in natura, basti pensare ai cibi liofilizzati e surgelati che permettono ai pesci di alimentarsi come in natura.

In realtà l’evoluzione degli alimenti è stata niente meno che l’esigenza di poter allevare quei pesci di cattura che difficilmente si adattano da subito ai liofilizzati in fiocchi ecc.

Da questo punto in poi nascono gli acquariofili veri e propri che per passione e superando le barriere dei mercati e si cimentano ad alimentare i propri pesci in modo fai da te: zucchine bollite, carote, insalata, tuorlo d’uovo, dafnie, artemie, fino ad arrivare al mitico pastone per Discus.

Perché non dare direttamente i cibo vivo?

Bè! i fattori sono tanti:

Nonostante tutto il cibo vivo lo abbiamo proprio in casa e indovinate qual è……

(suggerimento: IL TITOLO!!!) Ebbene si! Le zanzare ovvero le larve.

 

Larve di zanzara pronte ad essere raccolte

A chi non è capitato dopo una tremenda lotta di darla in pasto ai pesci!?!

Un po’ di biologia di questo poco simpatico insetto (un po’ di cultura non fa mai male!)

It.wikipedia.org/wiki/culicidae

Da tempo molti acquariofili allevano le dafnie ed il primo suggerimento che si da per un allevamento del genere è di porre una rete a maglie fini per eliminare proprio la proliferazione di zanzare che come avrete capito depongono le loro uova sull’acqua.

 Nota pratica sull’allevamento delle dafnie:

l’alimento principale di questo crostaceo oltre al livito di birra, alghe ecc. è il latte che in eccesso fermenta producendo acido lattico dal lattosio.

 

Quindi dalle informazioni sul ciclo vitale delle zanzare ed in particolare sulla femmina si può ben dire che attirata dall’odore di questa sostanza si avvicina all’acqua depone le uova e dopo 5 giorni si schiudono e passano allo stadio larvale.

A questo punto possono essere raccolte piccolissime, con un setaccio per farina, per gli avannotti oppure a dimensioni di 2-3 mm possono essere raccolte con un normale retino sciacquate in acqua pulita e date in pasto ai pesci (è proprio la morte sua!!!).

Considerazioni e accorgimenti sull’allevamento:

Concludendo:

Per chi si volesse cimentare a dare un cibo sempre fresco o per semplice curiosità del tipo “vediamo se le mangiano”e talvolta più salutare quanto detto prima è valido per molte altre colture “stagionali”. Molte popolazioni hanno nella loro cultura e tradizione la conservazione dei cibi in questo modo (ananas, banane, fichi secchi, pomodori ecc.) e non vedo il perché non possano essere utilizzate anche per i pesci (lo fanno anche per il cibo liofilizzato che compriamo in negozio).

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