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Sfondo del mese: cibo vivo per tutti

environmnet.jpgDa qualche tempo (chi mi segue se ne sarà accorto) aggiungo al blog uno sfondo. Quello di questo mese rappresenta non solo l’arrivo della Primavera ma anche l’alternarsi di quelle giornate calde con quelle piovose che creano le giuste condizioni, a mio avviso, per iniziare con le prime vere attività acquariofile all’aperto: la raccolta di cibo vivo per i nostri pesci.

Col passaggio all’ora legale si può anche approfittare del prolungarsi delle ore di luce, magari compiendo delle piccole deviazioni tornando da lavoro o fermandosi tra le campagne in cerca di stagni d’acqua temporanei cioè quelle pozze d’acqua che si formano durante il periodo invernale e che favoriscono di anno in anno la vita creando nel tempo dei veri e propri biotopi naturali anche per chi è in cima alla catena alimentare quali gli uccelli, i serpenti, le volpi e poi rane, rospi, salamandre, pesci fino a giungere ai piccoli invertebrati e crostacei.

L’inizio della stagione primaverile per il Salento è un vero e proprio esplodere di vita, lo stesso vale per quegli organismi che compiono alcuni loro cicli vitali in acqua (es. le comuni zanzare) e che nell’arido territorio mediterraneo compiono una vera e propria gara di vita fino all’ultima goccia d’acqua presente sul terreno.
L’acqua di questi laghi temporanei, terminate le piogge, evaporera o verrà rapidamente riassorbita dal terreno fino a scomparire del tutto. È dunque questo il periodo ideale per raccogliere facilmente la miriade di organismi acquatici che vivono in quelle che oramai sono divenute delle più agevoli pozze di raccolta.

D’interesse acquariofilo ci sono i più comuni crostacei della classe dei Branchiopoda, organismi alla base di tutto il ciclo biologico degli esseri viventi che vivono in questo ambiente: sono i cyclops, le dafnie, le moine ecc. essenziali per stimolare la riproduzione dei nostri riproduttori e/o alimentare i piccoli avannotti.


Piccoli canali d’acqua tra le strade secondarie del Salento. Seguendone il percorso si può arrivare a dei veri e propri laghi temporanei ricchi di vita.

Con le piogge la visibilità diventa veramente scarsa

I canneti sono la chiave per giungere in aree umide veramente suggestive

Esplorare un piccolo canale d’acqua può essere un occasione unica per una facile raccolta di cibo vivo per pesci e avannotti e perché no, una piccola pausa all’aria aperta.






Per una buona pesca non occorre un’ attrezzatura sofisticata, bastano solo alcune bottiglie, una corda, una vaschetta ed uno o più retini. Per il retino consiglio uno rigido, così da poter estirpare qualche pianta o tirar su del fango dal fondo ed uno a maglia fine da lasciarlo riempire da ciò che trasporta la corrente.






Con tutte queste foglie ci vorrà qualche minuto di pazienza per fare una buona raccolta ma la ricompensa sarà certamente gratificante.

Il pescato: fango, acqua o piante che siano vanno riposte in una vaschetta di quarantena poiché non vorremmo certamente introdurre parassiti in vasca!

La prima volta che ho fatto una escursione in un canale, fortuna del principiante vuole che vada a pescare quella che successivamente si rivelò essere una sanguisuga Hirudo medicinalis o quasi certamente Haemopis sanguisuga per la sua maggiore probabilità di vederla nuotare. Sinceramente non sapevo esistessero in Puglia pur conoscendo le antiche pratiche “mediche” con questi esseri; come a dire che non si finisce mai di imparare! Fatto sta che un errata introduzione in acquario di una giovane sanguisuga comporterebbe non pochi danni ai pesci.

Si può comunque non aver paura di introdurre quelle che sono larve di insetti quali i ditteri, le zanzare ecc. Aiutandosi sul web si può imparare a riconoscere le rare specie pericolose.

Nota importante!
● Non gettare via l’acqua raccolta e sopratutto il fango è essenziale per non perdere le eventuali uova di dafnie eccetera che con le giuste condizioni climatiche, ricompariranno in massa nella vasca.
● Dopo l’utilizzo della vasca, dei retini e degli accessori con queste tipologie di acque è consigliabile sterilizzare bene il tutto prima del successivo riutilizzo con i pesci. È ovvio che dedicare l’apposita attrezzatura per questi scopi in modo da evitare le contaminazioni incrociate sia la scelta più giusta. Sempre se malauguratamente sarete così bravi da pescare solo parassiti! 😉

Buona pesca a tutti!

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