Nuovo impianto ad osmosi inversa
La necessitΓ di avere un buon impianto ad osmosi inversa Γ¨ d’obbligo in acquariofilia soprattutto quando si possiedono molte vasche da gestire.
L’acqua osmotica Γ¨ molto importante nella gestione degli acquari e soprattutto della fase di stimolazione alla riproduzione a quella di schiusa delle uova. Gli stessi aquascape non potranno mai essere ben gestiti se non si possiede acqua osmotica.
Di recente ho lasciato il vecchio impiantino a doppio stadio e ne ho acquistato uno piΓΉ tecnologico ed efficiente da 75GPD (280 Litri al giorno circa). Questo impianto professionale usato per “potabilizzare” l’acqua. Un sistema a 5 stadi con 3 prefiltri una pompa booster e un sistema post osmosi che al momento ho smontato perchΓ© superfluo.
Quando si acquista un osmotizzatore Γ¨ comunque importante conoscere le caratteristiche chimico-fisiche della propria rete domestica. Difatti l’acqua della mia Regione o meglio della mia zona (Salento) ha una durezza elevata ma non ho problemi di fosfati e silicati che sono generalmente assenti i primi e decisamente bassi i secondi. Dunque non ho bisogno delle relative resine in prefiltrazione. Allo stesso tempo mi viene utile un doppio stadio di carboni attivi per eliminare le sostanze organiche.

L’argomento osmosi inversa e qualitΓ delle acque Γ¨ giΓ stato trattato su questo sito, vi invito a rileggere l’argomento. Circa il nuovo impianto, i principi di funzionamento sono i medesimi ma ha delle interessanti novitΓ tecnologiche che potranno essere certamente d’aiuto qualora decidiate in futuro di passare ad un sistema professionale.
Eccone una breve descrizione e le sue caratteristiche.
PREFILTRAZIONE
Γ la fase in cui si possono eliminare tutti i residui solidi e/o i componenti inquinanti delle nostre acque: sostanze organiche, fosfati organici e altre componenti chimiche residue che eliminate, non rischiano di accumularsi negli strati della membrana e ridurre la vita della stessa.

Nella foto in alto, da destra a sinistra, il particolare dei tre stadi di prefiltrazione:
- A DESTRA: filtro a panno da 5micron per sedimenti, elimina le particelle grossolane e i corpi solidi che potrebbero intasare lo stadio osmotico.
- AL CENTRO: filtro a carbone attivo granulare (GAC) per le molecole organiche ad alto peso molecolare
- A SINISTRA: filtro a carbone attivo in polvere (PAC) per le molecole organiche a basso peso molecolare.
Per approfondire l’argomento sul carbone attivo vi invito a sfogliare il numero nove e dieci della rivista Aquariophylia dove ho trattato un ampio articolo in due puntate.
POMPA BOOSTER
Successivamente al prefiltraggio questo impianto Γ¨ provvisto di una pompa di rilancio che oltre a rendere piΓΉ veloce la produzione di acqua, rende anche piΓΉ efficiente l’intero sistema.

Il processo di demineralizzazione dell’acqua, infatti, Γ¨ molto piΓΉ produttivo quando la membrana lavora in alte pressioni. La pompa infatti spinge l’acqua attraverso la membrana a 90-100 PSI circa. A tali pressioni la produzione Γ¨ in rapporto 2 a 1 cioΓ¨ 2 volumi di scarto e 1 volume di acqua osmotica a pressioni piΓΉ alte (fino a 20 Bar) si potrebbe anche arrivare a 1 a 1 ma tale performance prevede un un impianto con caratteristiche molto diverse. Diciamo che gli standard alto a livello di produttivitΓ si hanno giΓ con rapporto 3 a 1.
L’acqua di scarto Γ¨ utilizzata tranquillamente come rabbocco del laghetto o nell’impianto a goccia di irrigazione dunque nessuno spreco. Ovviamente anche la produzione di acqua dipende anche dalle caratteristiche dell’acqua iniziali: un acqua con 300 ppm di sali disciolti sarΓ molto piΓΉ facile da trattare, al contrario con 1200 ppm la produzione sarΓ molto piΓΉ bassa.

Attenzione anche se l’impianto puΓ² produrre 280 litri al giorno non significa che la pompa puΓ² essere lasciata accesa per molto tempo, normalmente si consiglia di non eccedere con 1-2 ore di lavoro dato che surriscaldandosi troppo puΓ² usurarsi prima.
ELETTRONICA E CONFORT D’USO

La vera bomba di questo impianto Γ¨ il sistema di elettrovalvole, considerate in un primo momento superflue ma veramente utili.

Il circuito elettrico alimentato a 24V, (lo stesso della pompa) spegne il sistema se manca l’acqua dunque non si rischia di bruciare la pompa se si intasa uno qualsiasi dei prefiltri se per un motivo qualsiasi va a mancare l’acqua.

Lo stesso aumento di pressione in uscita dal rubinetto di produzione che puΓ² provenire da una rottura della valvola di ritenzione o della membrana, blocca la produzione. CiΓ² puΓ² essere utile anche quando si utilizza un serbatoio a pressione che spegne il circuito a serbatoio pieno, evitando sprechi d’acqua.
Il sistema prevede anche un controllo di pressione a vista, posto dopo la pompa, che permette di verificare eventuali scompensi nel tempo causati dal lento intasarsi dei prefiltri o dalla membrana.

Unica aggiunta all’impianto Γ¨ un semplice timer programmabile che apre e chiude l’acqua a seconda delle necessitΓ . Calcolando la produzione oraria effettiva si puΓ² decidere quanti litri produrre dunque si puΓ² impostare il timer a seconda di quanta acqua ci occorre senza incorrere nel rischio di dimenticare l’acqua aperta.

Per concludere, questo sistema apparentemente costoso e che in un primo momento mi ha dato l’idea di un prodotto eccessivo per le mie necessitaΓ¨, si Γ¨ rivelato molto semplice anche da gestire e molto efficiente con produzione veloce di acqua e ridotto spreco.
Dunque un impianto assolutamente consigliato.