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Laghetto

Acquariofilia all’aperto: i principi per realizzare un laghetto

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Dopo quest’estate, posso finalmente confermare che realizzare un laghetto è, senza ombra di dubbio, un’esperienza bellissima e che ogni persona dovrebbe cimentarsi almeno una volta nella sua vita a realizzarlo in un angolo qualsiasi della propria casa sia esso un balcone, un terrazzo ecc.
Ammetto che nonostante abbia avuto quattro anni di esperienza con il mio solito vascone fuori casa, (vedi photogallery nel blog) non mi sia ancora convinto che: le alghe in vasca non siano un dramma o che sia difficile se non impossibile per una mente acquariofila concepire una vasca senza poterci guardare attraverso. Ma nonostante tutto, non c’è dubbio che un parziale reset, dalla tempesta tecnologica che circonda gli acquari domestici, non possa essere un vero toccasana per le nostre menti sopratutto in questo periodo di crisi.

Con questo articolo introduttivo vorrei innanzitutto chiarire alcuni punti chiave relativi al tipo di laghetto realizzato e condividere nei successivi post, le varie fasi di costruzione del laghetto, tuttora in fase di completamento e che non è (e non sarà) utilizzato solo a scopo ornamentale o per allevare pesci rossi o carpe ma è stato concepito per diventare anche una nursery estiva in modo da far crescere i piccoli senza le complicazioni relative a cambi, cibo vivo, ecc. Il tutto sarà correlato ad alcune constatazioni di crescita veramente eccezionale di piccoli avannotti.

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Laghetto che è oltretutto, completamente autonomo dal punto di vista elettrico, perché dotato di un impianto fotovoltaico per il ricircolo dell’acqua e c’è da aggiungere che é stato costruito con materiali economici e di facile reperibilità (i costi ad oggi si aggirano a soli 65€ per il laghetto e 128€ per il sistema fotovoltaico).

La realizzazione di questo insolito laghetto in giardino che non é completamente interrato ed e costituito da una doppia vasca (che come già detto dà la possibilità di gestire all’occorrenza le due vasche in modo separato) che dia la possibilità dal punto di vista dell’allevamento delle piante (a due livelli di profondità differenti), dal punto di vista dei pesci (gestire una vasca solo per gli avannotti). La scelta della realizzazione “alta” é per una questione, talvolta da non sottovalutare mai che è quella della sicurezza, per chi come me ha dei bambini che giocano in giardino e che mi hanno indotto a scegliere dei mastelli bassi e laghi e di ridotta capacità, rispettivamente 450+150 litri anche se in fase di progettazione non ho escluso la possibile aggiunta di un ulteriore vasca interrata (magari un 1000 litri? Chissà! 😉 ).

E per ora è tutto! A seguire le varie tappe di costruzione e di gestione.

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Approfitto del post per ringraziare tutti i lettori del blog (o chi per caso o sfortuna ha raggiunto queste pagine), poiché pochi giorni fa, esattamente il 18 Agosto, il blog ha compiuto un anno ed ha raggiunto oltre ventimila visitatori! risultato niente male per un piccolo blog gestito da uno smartphone

20000 Grazie a tutti voi!

Qualche scatto veloce…

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