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Pesci

Malattie dei pesci – gravi ferite

Un pesce ferito comporta tanti problemi, anche un piccolo taglio aggravandosi rischia di creare una vera e propria infezione in tutta la vasca. Se a ferirsi รจ poi, un pesce che ha un certo valore affettivo oltre che monetario, si desidererร  certamente guarirlo spendendo anche qualche soldino in piรน ma occorre agire in fretta con un trattamento efficace che risolva il problema senza complicazioni.
Questa che vi sto per raccontare รจ la mia esperienza su quanto accaduto ad un mio Channa.
Dopo aver urtato il coperchio in vetro si รจ procurato una piccola ferita, in un primo momento ho pensato sia una ferita marginale dato che riguardava solo la pinna dorsale; il pesce oltretutto vive in vasca da solo ma il taglio a ridosso della pinna, rimarginandosi, ha purtroppo occluso l’infezione all’interno del corpo del pesce e quella che in un primo momento sembrava una piccola cicatrice, in pochi giorni รจ divenuta una grossa ulcera.

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Channa ornatipinnis con grossa ulcera sul corpo

Oggigiorno con l’aiuto del web si puรฒ accedere ad alcuni “biocondizionatori” che aiutano a recuperare velocemente una ferita del genere evitando che il pesce subisca stress molto forti con conseguente debilitazione totale dello stesso. E’ stato infatti con l’uso di qualche accorgimento e di Baktopur direct della SERA che mi ha permesso di ricucire una situazione drastica.
La prima cosa da farsi quando ci si accorge di un pesce ferito รจ quella di isolarlo tempestivamente in una vasca di quarantena che ricordo deve essere in vetro, di volume adeguato, ben chiusa, con montato un aeratore a garantire una buona ossigenazione dell’acqua. Non deve contenere sabbia, piante arredi in plastica (la plastica puรฒ adsorbire i farmaci) e assolutamente no al filtro biologico perchรฉ i batteri buoni che ci aiutano a mantenere biologicamente stabili i nostri acquari possono avere anche la capacitร  di “divorare” tutto ciรฒ che per loro รจ commestibile come lo รจ la ferita del pesce; non รจ un caso se, quando il filtro biologico รจ abbastanza efficiente, un pesce morto si consumi in poco tempo senza inquinare la vasca.
Mi sembra scontato ribadire il concetto che una vaschetta “di riserva” non costa poi tanto ed รจ quindi utile averne una sempre a disposizione per qualsiasi evenienza buona o brutta che sia.
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Isolando dunque un pesce nella vaschetta di quarantena potremmo mantenere sterile l’ambiente dai batteri buoni e/o cattivi, questo ci permetterร  di disinfettare l’ambiente e di medicare la ferita usando curativi a forte azione che potranno essere facilmente dosati e successivamente rimossi dall’acqua con un semplice cambio o con l’uso di carboni attivi.
L’ulcera che si era creata era giร  abbastanza grande inoltre essendosi formata sottopelle ha purtroppo perforato il pesce da un lato all’altro. Una ferita abbastanza grave da limitare anche i semplici movimenti del pesce da un lato all’altro della vasca. Era evidente che soffriva veramente tanto.
Prima di inserire il pesce in vasca di quarantena ho subito fatto un bagno di 30 minuti in dose concentrata (1 compressa in 2 litri) successivamente รจ stato trasferito in vasca di quarantena (1 compressa ogni 50 litri) come prescritto dal foglietto illustrativo che potete leggere e scaricare nel link sottostante.
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Trascorsi 4 giorni la ferita non mostrava segni avanzamento ma nemmeno di miglioramento ad aggravare la situazione infatti si รจ presentata una micosi, Baktopur direct รฉ inefficace sulle micosi ma il trattamento va comunque continuato, รจ molto importante rispettare i tempi di trattamento e non interromperlo. A questo punto attendere altri 3 giorni o dosare anche un, seppur blando, antimicotico mi sembrava esagerato e deleterio per il pesce; usare oltretutto piรน farmaci insieme senza essere a conoscenza del comportamento dei principi attivi puรฒ anche avere effetti tossici, per tale motivo e su consiglio di un mio caro amico sono intervenuto localmente.
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Bloccato il pesce con un retino e aiutandomi con un tamponcino di cotone e della carta assorbente, ho dapprima cercato di asciugare, tamponando con la carta, la ferita, per poi spennellare con con un tamponcino del mercurocromo quello di colore rosso che si usa per le ferite, L’ho lasciato asciugare qualche secondo all’aria in modo che si secchi cosi da evitare che si disperda completamente in acqua.
La naturale resistenza dei Channa a stare fuori dall’acqua in questo caso mi ha aiutato molto in alternativa si puรฒ cercare di immergerlo in una vaschetta d’acqua pulita per alcuni secondi e ripetendo le operazioni col tampone piรน volte. Ciรฒ per evitare che il liquido colorato inquini l’acqua nella vasca di quarantena.
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L’intervento localizzato ha sin da subito portato benefici, giร  i giorni successivi la micosi era scomparsa e la ferita iniziava a rimarginarsi. Come previsto dal protocollo SERA ho nuovamente effettuato un cambio ed ho cercato di pulire la ferita per continuare il trattamento locale. Per fortuna tra un’operazione di pulizia e l’altra รจ venuta via la parte infetta. Un vero e proprio buco da un lato all’altro del corpo ma nonostante ciรฒ la ferita appariva perfettamente pulita e mostrava giร  i segni di cicatrizzazione.
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Scampato il pericolo batteriosi e micosi ho dedicato le successive giornate interamente all’alimentazione. Grilli, pezzetti di cibo vivo e congelato sono stati somministrati in continuazione sostituendoli ogni giorno per evitare che diventino un substrato per i batteri.
Se un pesce non si alimenta difficilmente svilupperร  le proprie difese immunitarie e si riprenderร , per questo motivo รจ molto importante somministrare sempre cibo appetibile anche se il pesce non si alimenta.
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Grazie al cielo dopo un mese di cure la ferita si รจ chiusa del tutto ed il pesce ha recuperato completamente le sue normali attivitร .
Da questa esperienza ho imparato a non sottovalutare le ferite ma avrร  certamente imparato qualcosa anche lui che speriamo resti tranquillo nel suo acquario senza cercare di scappare (indole preferita dei Channa) perchรฉ di marachelle in tre anni ne ha combinate e anche troppe!

Un pensiero su “Malattie dei pesci – gravi ferite

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