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Guida alla corretta acclimatazione dei pesci

Gestire l’arrivo dei pesci per il nostro acquario puΓ² sembrare una operazione banale e scontata ma non lo Γ¨ mai.

L’acclimatazione dei pesci Γ© infatti il passo fondamentale per una buona gestione dei pesci appena acquistati.

La prima operazione Γ¨ aprire le buste, arrotolare i bordi e poggiarle su una superficie stabile come un secchio una vaschetta o un altro supporto che non scuoti i pesci.

Buste aperte pronte per le prime fasi di acclimatazione
Pesci appena arrivati da acclimatare in vasca.

È utilissimo in questa fase controllare conducibilità, temperatura e meglio ancora fare alcuni test con le strisce reattive che oggigiorno sono facilmente reperibili sul web o nei negozi di acquariofilia.

Vediamo questi tre parametri nei dettagli:

  • Temperatura Γ¨ logico comprendere quanto sia importante questo parametro. Una acclimatazione errata avrebbe un effetto shock sui pesci che ricordiamo sono animali a sangue freddo dunque non tollerano gli sbalzi termici eccessivi. Misurarla Γ¨ abbastanza semplice e lo Γ¨ anche equilibrare la temperatura della busta con quella della vasca che accoglierΓ  i pesci.
  • Test chimici Non banale, ai fini della corretta acclimatazione dei pesci, Γ¨ il controllo di alcuni parametri chimici. Certo non sarebbe pratico effettuare i test “a goccia” ma alcuni prodotti che il mercato acquariofilo oggigiorno offrono, possono essere utili per avere una panoramica completa della situazione in cui sono stati trasportati i pesci soprattutto quelli che hanno affrontato un lungo viaggio per arrivare nelle nostre case. Le strisce reattive sono un’ottima soluzione per tale scopo; si basano su reazioni di chimica secca che avviene mettendo a contatto questi quadratini di carta contenenti sali di reazione con l’acqua da analizzare. Nitriti e pH sono ciΓ² che maggiormente ci interessano, i primi perchΓ© potrebbero essere non solo un indice di condizioni pessime dell’acqua ma anche di presenza di ammoniaca letale sopratutto quando il pH si alza strasformando i sali d’ammonio in ammoniaca. Non Γ¨ insolito infatti vedere i pesci schizzare in tutte le direzioni quando entrano in contatto con la nuova acqua. GH, KH e nitrati ci possono indirizzare sulle condizioni di vita dei pesci appena arrivati e perchΓ© no, alla scelta del negoziante/fornitore. Un pesce che ha vissuto in vasca con oltre 100 mg/L di nitrati puΓ² dare l’idea di un allevamento in vasche poco curate.
  • ConducibilitΓ   La durezza non Γ¨ un buon indice del contenuto di sali in acqua. Ad esempio i solfati e i cloruri, parametri trascurabili a livello acquaristico e della salute dei pesci, diventano un fattore di acclimatazione di vitale importanza. La semplice misura della durezza infatti, cela la presenza di altri sali disciolti. Pesci che provengono da una diversa area geografica potrebbero essere abituati a vivere in condizioni di salinitΓ  diversa. Molti poecilidi ad esempio, arrivano il condizioni di salinitΓ  altissima per l’aggiunta di Sodio cloruro (sale da cucina) che li protegge dai parassiti ecc. Se ci si sofferma alla sola misura della durezza potremmo rischiare di acclimatarli precipitosamente e portare i pesci ad una situazione osmotica stressante senza il manifestarsi di sintomi, almeno non subito. È anche questa la causa che puΓ² provocare un susseguirsi di nuovi pesci la morti con parametri chimici perfetti.

Tenere sotto stretto controllo questi parametri scongiura la possibilitΓ  di morte dei pesci soprattutto i piΓΉ delicati. Oggigiorno queste operazioni sono molto semplici da effettuare e ci permettono risparmiare tempo e concentrare l’attenzione sui parametri piΓΉ critici rispetto alle condizioni delle nostre vasche

Il mio conduttivimetro economico preciso ma soprattutto di semplice utilizzo

Utilizzo strisce reattive AMTRA MULTI CHECK, semplici da utilizzare e molto economiche 33cent per un rapido sguardo a 6 parametri in meno di un minuto.

Un esempio di test strip per acquario, economiche e semplici da usare. In pochi secondi possiamo avere un’idea delle condizioni di vita dei pesci trasportati.

Individuare i parametri chimici critici o che piΓΉ si discostano dalla vasca che li dovrΓ  ospitare ci permetterΓ  di agire e controllare con maggiore attenzione l’andamento dell’acclimatazione e con un buon conduttivimetro si puΓ² misurare e monitorare velocemente conducibilitΓ  e la temperatura

ConduttivitΓ  e temperatura dell’acqua di trasporto dei pesci. La durezza alta misurata con le strip test confermano il basso contenuto di sali disciolti in acqua.

Accertati delle condizioni chimico fisiche dell’acqua ci si puΓ² dedicare alla vera e propria acclimatazione, versando in piΓΉ step l’acqua dell’acquario che li ospiterΓ  ed osservando bene il comportamento dei pesci fin dalle prime fasi di acclimatazione.

Raggiunto l’equilibrio si puΓ² procedere con l’inserimento dei pesci nella nuova vasca prelevando se possibile solo i pesci e mai l’acqua che li ha contenuti.

È importante considerare l’utilizzo di una vasca di quarantena soprattutto quando la vasca che ospiterΓ  i nuovi pesci ne contiene giΓ  altri eviteremo cosΓ¬ di introdurre malattie nel caso in cui i nuovi arrivati riservino purtroppo cattive sorprese.

Una acclimatazione ottimale mostra sempre pesci poco timidi e attivi sin dai primi momenti

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