Pesci predatori – Channa ornatipinnis
Quale acquariofilo, almeno una volta, non ha allevato o desiderato di allevare un pesce predatore? Con un’altra vasca a disposizione ho potuto esaudire anch’io questo desiderio ed allargare ancor di più la mia visione sul mondo acquariofilo con alcune specie molto ammirate sul web anche se rari nei nostri acquari e/o nei negozi. E cosi, dopo alcuni anni che rimuginavo l’acquisto, finalmente ho un Channa.
Channa ornatipinnis
Prima di “semplificare” l’articolo con la semplice scheda del pesce ritengo opportuno fare una premessa sulla categoria di pesci che sto per descrivere poiché fin dal primo momento che deciderete di acquistare un esemplare del genere, bisognerà ben comprendere che si ha a che fare con pinnuti di diverse esigenze e con diverso carattere rispetto ai nostri pesci di comunità. Non dimenticate che questo genere di pesci sono ad un livello più alto della catena alimentare rispetto ai pesci che normalmente vivono nei nostri acquari.
Il Channa Ornatipinnis, nel suo ambiente naturale, coabita (si fa per dire!) con molti dei pesci che conosciamo ma, resta comunque il loro un nemico e il loro predatore e già questo la dice lunga sulle sue necessità alimentari e comportamentali.
Acquistato oramai da diversi mesi insieme ad altri due esemplari un pò più piccoli di Channa bleheri (sfortunatamente deceduti) ben si adatta ad una vasca riccamente piantumata anche se composta da piante delicate come l’Eleocharis acicularis, Bacopa monnieris ecc. Il Channa è il pesce perfetto per coloro che, come me, amano gli acquari riccamente piantumati all'”olandese”. Questi pesci non amano la luce ed in genere si tengono sempre all’ombra e questo rapporto luce-piante-pesce per la verità, genera un po di contrasto ma, per non rinunciare alla vegetazione si può sempre eccedere con le piante, no!?!
Altro aspetto importante nell’allevamento di questo pesce è l’alimentazione. Mangiano di tutto e sono ingordi quindi bisogna stare molto attenti a non eccedere sopratutto con i cibi grassi. E’ facile essere tentati dal vederlo ingoiare in un sol colpo un intero pesce ho un pezzo di carne ma non bisogna esagerare ed è importante capire che questi pesci si apprezzano per il loro carattere e per la loro bellezza non per i loro comportamenti aggressivi.
La mandibola di un channa
Per mia esperienza non accettano tutti i tipi di mangime, evito quelli in scaglie che sporcherebbero molto l’acqua, utilizzo molto quelli in pellet piccoli ma non quelli a base vegetale che rifiutano.
Hanno una bocca grande, enorme, la mandibola supera l’occhio il che permette loro di divorare senza problemi prede più grandi della loro testa. Di recente ho provato ad inserire dei pesci abbastanza grandi per testarne la convivenza, vi lascio immaginare il finale.
Per l’alimentazione una o due volte a settimana e con parsimonia, gli offro pezzi di pollo crudo o sbollentato, salmone, bresaola, prosciutti senza conservanti, carne magra e qualche guppy o gambusia, quel che capita insomma, importante che sia a basso contenuto di grassi e molto proteico. Alcuni di questi cibi, in realtà si possono somministrare anche agli altri pesci d’acquario, in genere in piccoli pezzi non possono che fare bene; anzi!.
Variare di tanto in tanto la dieta li rende molto più forti e colorati. Ben accettano larve di chironomus e altri cibi liofilizzati. I barbigli posti sul muso gli permettono di fiutare il cibo a volte mi diverto a nasconderlo tra la vegetazione seguendo la corrente lo scova.
Scappano e si infilano anche nei buchi più stretti. Se dunque l’avvertenza per i pesci saltatori è di tenere la vasca ben chiusa per i Channa deve essere ben sigillata perchè hanno una capacità più che sorprendente di scappare e “camminare” in cerca di un acquitrino. Nonostante sia stato attento a chiudere tutte le aperture con l’esterno, mi è capitato di trovarlo a terra sul pavimento a non pochi metri dall’acquario (per l’esattezza ha percorso fino a 10 metri sul pavimento di casa!).
Hanno bisogno di respirare aria dalla superficie, di tanto in tanto, infatti, riemergono per prendere una grossa boccata d’aria. Non ho informazioni in merito ma l’organo soprabranchiale che permette loro di respirare l’aria atmosferica. I Channa
sono, dal punto di vista evolutivo, più “antichi” degli anabantidi ed hanno differenze sostanziali con questi ultimi, perciò non vanno confusi come specie. I Channa non amano la forte corrente, il flusso va quindi moderato per poterne apprezzare il nuoto ed il comportamento. Non hanno grossi problemi con i parametri chimici “fuori norma”: in natura si muovono e/o restano molto tempo nel fango e in putride pozzanghere, sono dunque pesci molto resistenti; ciò non vuol dire che non siano altrettanto delicati soprattutto le pinne che tendono a volte a lacerarsi ma si rigenerano senza problemi e riprendono rapidamente la loro splendida colorazione.
Non ho avuto ancora tempo di confrontare la convivenza con altri pesci della sua specie, attualmente vive con un Mastacembelus circumcinctus di 35 cm e non sembrano disturbarsi… con specie più piccole di loro è inutile ripetere che saranno prima o poi divorate!
Ha un carattere fantastico, già dai primi momenti in vasca ci si rende conto che questi pesci sono molto intelligenti e con un carattere unico nel suo genere: ti segue, ti fissa, ti osserva sembra che comunichi con lo sguardo! ecco perchè ripeto, che allevarli è come riscoprire un nuovo volto dell’acquariofilia.
La vasca realizzata
Misure: 100 x 40 x 35 cm da 120 litri fondo composto da sabbia bianca quarzifera molto fine, 1 neon T8 da 18W a gradazione fitostimolante, filtro interno a flusso ridotto.
Piante e arredi fitta vegetazione e numerosi arredi quali rocce e legni:
- Eleocharis acicularis
- Microsorium pteropus
- Lilaeopsis novazelandiae
- Bacopa monnieri
- Anubias nana
- Anubias barteri
- Muschio di Java
- Egeria densa
- Salvinia natans
Valori chimico fisici dell’acqua
Temperatura 18-25°C
pH 7.01
NO3 25 mg/L
NO2 0
GH 20
KH 10
Spero presto di poterli allevare in gruppo e di ammirare e documentare le cure parentali di questa splendida specie.
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