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Cibo vivo

Dafnia magna guida all’allevamento

Daphnia magna è un piccolo crostaceo, di circa 0.2 mm nella forma giovanile e max 5mm nella forma adulta, molto utilizzato in acquariofilia nonché un eccellente alimento vivo per pesci e avannotti. In commercio si trovano in formati diversi: secchi, liofilizzati per conservare tutte le proprietà nutritive come anche quelle in gelatina, congelate e vive.

In natura le dafnie sono molto diffuse in aree a corrente molto bassa: laghi, stagni e fiumi ed in particolare aree incontaminate da metalli e sostanze organiche. Generalmente la raccolta in natura di questi piccoli esseri e di cladoceri in genere assicurano una certa tranquillità nella somministrazione ai pesci, infatti proprio la Daphnia magna è un indicatore biologico di salubrità delle acque ma è molto facile anche reperirle da allevatori o aziende in intere colture o starter, da somministrare direttamente ai pesci o per iniziare ad avventurarsi in un allevamento personale.

Si cibano di protozoi, batteri e alghe, sono dunque dei buoni filtratori e utili anche quando si versano in un acquario di avannotti. Non è escluso infatti l’utilizzo di dafnie nelle vasche de riproduzione dopo aver spostato i genitori.

La temperatura di allevamento di 15-28°C rende molto semplice il posizionamento in un luogo qualsiasi della casa. Alcune specie adatte a vivere nei laghi freddi possono anche essere allevate all’aperto. A basse temperature le femmine producono uova di colore scuro che generano maschi. A temperature alte generano direttamente piccole dafnie.

Le piccole nate (circa 0.2mm) sono un utile alimento vivo per gli avannotti ed evitano di inquinare l’acqua con cibi secchi in eccesso

L’acqua di allevamento può essere quella dei cambi d’acqua del nostro acquario. Da evitarsi l’acqua di rete idrica perché generalmente sterile quindi priva di ogni nutrimento e/o clorata dunque tossica per questo piccolo essere. Sono sensibili ai biocondizionatori!

L’allevamento di questi piccoli crostacei è molto semplice occorre soltanto una vaschetta con un ampia superficie di scambio con l’aria o un acquario di buone dimensioni. Utilizzare più contenitori e in luoghi diversi garantisce il recupero della coltura nel caso qualcosa vada storto come un eccessivo innalzamento della temperatura o una proliferazione batterica indesiderata.

Acquario da 60 litri dotato di aeratore e luce fitostimolante

L’alimentazione della dafnia può essere sia di tipo naturale che artificiale. Se la vaschetta nei periodi caldi è posta (per poche ore!) alla luce del sole le dafnie si nutriranno di alghe ed organismi unicellulari che colonizzeranno l’ambiente; è consigliato anche tenere alcuni contenitori d’acqua esposti alla luce del sole e alla bisogna alimentarle con le alghe che si formeranno all’interno.

Artificialmente si possono alimentare con il comune lievito di birra usato per la panificazione sciogliendo una piccolissima porzione in poca acqua e versandola nel contenitore di allevamento. La nuova somministrazione va effettuata quando l’acqua ritorna limpida.

In entrambi i sistemi ma sopratutto in quelli all’aperto è utilissima l’installazione di un aeratore con porosa che garantisca un buon movimento della massa d’acqua ma non una corrente tumultuosa. Non è indicato l’utilizzo di filtri biologici e/o a spugna poiché questi filtrerebbero lieviti ed alghe sottraendoli alle dafnie.

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