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LaghettoTecnica in acquario

Autunno – guida alla corretta gestione di acquari, caridinai e laghetti

Giunti in autunno è opportuno avere dei piccoli accorgimenti per preparare ed evitare i fastidiosi squilibri biologici che in questi mesi acquari, laghetti e caridinai subiranno a causa degli sbalzi termici e non solo.

I pesci innanzitutto, a seconda delle regioni, avranno sofferto o meno il caldo ed avendo attraversato un periodo caldo sia dal punto di vista ormonale che dal punto di vista delle temperature dovranno in questo periodo riadattarsi e talvolta sopportare gradualmente il periodo caldo-freddo e viceversa.

Alcuni piccoli accorgimenti possono sicuramente favorire il passaggio al periodo invernale evitando inutili stress e squilibri biologici:

Tutto in laghetto subisce radicali cambiamenti biologici durante l’autunno

L’alimentazione

La prima cosa da farsi è modificare leggermente l’alimentazione dei pesci in contemporanea all’abbassamento delle temperature che generalmente portano ad abbassare anche le attività in vasca come la difesa dei territori o la competizione sul cibo; per tale motivo è consigliabile diminuire e prediligere alimenti poco grassi e più proteici senza far mancare i vegetali.

Nella foto a destra il termoriscaldatore sempre installato evita sbalzi termici letali per i pesci

Normalmente nelle mie vasche utilizzo Tetra Tetradiscus Energy per tutti i pesci in genere, siano essi ciclidi o poecilidi. Per i pesci che prediligono un’alimentazione vegetale normalmente uso Sera Spirulina Tabs. In entrambi i casi alimento i pesci con piccolissime porzioni due volte al giorno distribuendolo in tutta la vasca.

Importantissimi in questo periodo sono i mangimi vivi, congelati o in alternativa i liofilizzati ben reidratati tra i quali le larve rosse di zanzara e i cubi di tubifex.

Utile resta sempre l’alimentazione di base a fiocchi o granuli che personalmente riduco ad una sola somministrazione settimanale.

Per laghetti e pond il discorso cambia. Per le koi è tempo degli acquisti intelligenti!

La koi che da qualche mese avete adocchiato e vista crescere durante tutto il periodo estivo è sicuramente quella giusta e di sicuro standard elevato. Ha sicuramente superato i periodi caldi dunque il rischio di contrarre o avere l’Herpes ( KHV-3 ) ed ora ha bisogno della giusta alimentazione prima che le temperature si irrigidiscano. L’acquisto dunque deve essere sicuro e celere per poter prepararla al meglio alla stagione fredda. L’alimentazione per Carpe è Koi deve essere molto varia ed energetica Sera Koi Professionale Primavera/Autunno è un ottimo alimento che utilizzo da cinque anni per le mie carpe con ottimi risultati.

Ai pesci rossi in genere prediligo fornire in questo periodo il mangime in granuli che precipiti lentamente sul fondo dando modo al carassi che per l’abbassamento delle temperature non vogliono risalire di poter rovistare tranquillamente il fondo.

Le caridina e neocaridina poco risentono o hanno bisogno di una dieta diversa dal loro solito perchè normalmente molto varia.

I Cambi d’acqua!

In acquario i cambi d’acqua che si effettueranno in questo periodo sono i più pericolosi dato che la differenza di temperatura con l’acqua dei cambi sarà probabilmente maggiore. Fattore importante da tenere in considerazione è che normalmente la temperatura dentro le abitazioni è generalmente estiva o quasi, mentre anche la semplice tanica dei cambi d’acqua lasciata all’esterno dell’abitazione, per far evaporare il cloro, nell’arco della stessa giornata, potrebbe subire considerevoli sbalzi di temperatura.

Attenzione dunque a controllare bene che la temperatura non sia eccessivamente fredda o calda. Non affidatevi mai alla sensibilità delle vostre mani piuttosto usate un semplice termometro per assicurarvi che la temperatura non superi i 5°C. Non sottovalutate mai questo fattore poiché uno o più sbalzi termici possono favorire le situazioni di stress nei pesci dunque malattie.

TERMORISCALDATORI sempre accesi!

E’ ormai un fatto comune che i termoriscaldatori a resistenza elettrica possono restare accesi anche in estate senza avere il minimo consumo elettrico è quindi utilissimo tenerlo sempre acceso per evitare tali sbalzi termici.

Anche, ma sopratutto, per le piccole vasche e i caridinai si deve istallare un idoneo termoriscaldatore che garantisca una temperatura costante. Il criterio di scelta di questo accessorio è sempre la stessa: di ottima qualità, di dimensioni idonee a restare sempre immerso in acqua e con il solo accorgimento di acquistarlo di potenza da 1 a 2 watt per ogni litro d’acqua circa

Esempio per una vasca da 25 litri meglio un termoriscaldatore da 50 che uno da 25 watt.

E’ buona pratica regolare la temperatura del termoriscaldatore (specie nei piccoli acquari) 2-3 gradi più bassi di quella attuale ciò ad evitare che non si ecceda con gli eventuali sbalzi di temperatura. Ad esempio se la temperatura dell’acquario è di 29°C per evitare sbalzi termici, occorre regolarlo a 27°C perché uno sbalzo termico da 29 a 25°C potrebbe essere eccessivo anche per i pesci che più facilmente si adattano agli sbalzi termici!

Anche i Channa che sono dei pesci molto resistenti agli sbalzi termici e che normalmente con l’abbassarsi delle temperature vanno in bruma, hanno bisogno di un graduale abbassamento delle temperature e di un alimentazione adeguata alla loro attività in vasca.

Con l’abbassarsi delle temperature si potrà man mano portare la temperatura al giusto setting.

E’ ovvio che questi accorgimenti si possono avere solo con termoriscaldatori (di qualità) che possiedono una buona vite di regolazione.

Per caridine e neocaridine, prediligo sempre e comunque un termoriscaldatore con protezione, anche detto con anti-collisione tipo i termoriscaldatori per tartarughiere perchè spesso e volentieri è facile che i gamberetti si posino sul corpo riscaldante e che subiscano uno shock termico a diretto contatto con il bulbo in vetro.

Acquisti di nuovi pesci

A differenza di quanto discusso nel paragrafo precedente sulle koi, negli acquari domestici l’autunno offre maggiore disponibilità di nuovi pesci ma l’acquisto compulsivo comporta una certa attenzione poiché all’aumentare della richiesta diminuisce la gestione e le attenzioni all’arrivo di questi nuovi pesciolini che, divenendo piuttosto frettolosa, potrebbe portar con se brutte sorprese.

Come sempre detto e scritto mantenete sempre attiva una vasca di quarantena, studiate ed osservate bene nei negozi la specie che più vi interessa.

Filtro biologico

Tralasciando la manutenzione dei filtri biologici o a spugna di acquari e caridinai che ovviamente deve essere regolare e costante tutto l’anno; per pond e laghetti in questo periodo, specie se è molto piantumato, la manutenzione deve essere costante e attenta dato che le piante col freddo tendono a marcire e a caricare eccessivamente il filtro. Filtro che deve essere manutenuto bene e non deve essere stressato dalla troppa pulizia dato che con le basse temperature l’attività batterica tende a diminuire soprattutto quando si “toccano” i materiali del filtraggio biologico.

Un particolare aiuto in questo periodo ce lo offre il prefiltro che, se istallato, favorisce un migliore filtraggio biologico. Le piogge e gli sbalzi termici, specie nei piccoli laghetti compromette ulteriormente l’equilibrio biologico per lo sviluppo di alghe filamentose ecc. ma con l’aiuto di un buon mix batterico il mio laghetto ha affrontato senza problemi la fase preparativa per la lunga invernata anche sotto 5 cm di ghiaccio.

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